L'ultima crisi è globale! Esiste una
prospettiva futura?
Data
: Venerdì 24 maggio 2019
Orario :
21:00
Luogo :
Centro Culturale Cascina Grande (sala conferenza primo piano)
Indirizzo : Viale
Togliatti, Rozzano (MI)
Ingresso : libero e
gratuito
Commento alla serata
La conferenza si articolerà intorno a due parole chiave: "crisi" e
"futuro".
"Crisi" deriva dal latino crisis il quale ha una derivazione greca che
significa "momento decisivo per compiere una scelta importante", ma anche "fase determinante di stati problematici che possono evolvere in senso favorevole o anche sfavorevole". Insomma, la crisi
costituisce un delicato punto di passaggio per singoli, gruppi, istituzioni, civiltà.
Se si considera quest'ultimo aspetto - la crisi di civiltà - sappiamo che
esso si è presentato in modo intermittente nella storia. Le crisi hanno costituito il punto terminale di cicli che avevano al loro interno problemi e contraddizioni portatrici di rinnovamento e
progresso. La crisi dell'Impero Romano ha dato luogo al Medioevo, e l'esaurimento di questo ha aperto le porte al Rinascimento. Leggere la Storia significa percepire l'incedere faticoso da uno
stato a un altro in un perenne sforzo di risoluzione delle difficoltà che gli "autoproclamati" Sapiens hanno dovuto superare in una prospettiva di progresso.
Ma questa è la nostra storia così come si è presentata fino a oggi. Ma per un
domani ormai prossimo? Il destino dell'Occidente non potrebbe rispecchiarsi in quello di altre civiltà che si sono incamminate in un binario morto e si sono estinte? Purtroppo - a fronte di
colossali fenomeni negativi di natura antropica che incombono sul Pianeta - dobbiamo chiederci se le scelte della nostra civiltà non costituiscano i primi segnali evidenti
dell'autodistruzione.
Da qui la riflessione sulla seconda parola chiave: "futuro". Il futuro è
assicurato. La freccia del tempo marcia sempre in avanti. Ma quando usiamo l'espressione "esiste una prospettiva futura?", accompagniamo la frase con un carico di speranza: vogliamo sapere se
davvero esiste una prospettiva che renda degna la nostra esistenza. E allora, senza barare nel nostro intimo, proviamo a chiedercelo: "esiste una prospettiva futura?" E se esiste, per quale
stretta via l'essere umano potrà conquistarla?